LA DIVISIONE…

…pare essere l'istanza sociale più importante per gli U.S., nei termini dell'ossessione identitaria dei Liberal (1) e dei rischi concreti di disordini veicolati dalla cultura rappresentata da Trump (2).

(1) L’ossessione per le differenze identitarie – e la retorica “politicamente corretta” che l’accompagna – che pervade da decenni scuole, media e università americane ha prodotto una generazione di progressisti e liberali “narcisisticamente inconsapevoli delle condizioni dei soggetti esterni ai loro gruppi autocentrati”. Molti di costoro sono convinti che il discorso politico si esaurisca nella narrazione delle diversità e “non hanno praticamente nulla da dire in merito a questioni come le classi sociali, la guerra, l’economia e i beni comuni”, anche perché, aggiunge, i curriculum scolastici proiettano anacronisticamente nel passato le identità politiche contemporanee, “offrendo una visione distorta dei fattori che hanno plasmato il nostro paese”. Questa deformazione ha influenzato a tal punto i giovani giornalisti, intellettuali e operatori della comunicazione da renderli del tutto ciechi di fronte a tutto ciò che non riguarda i temi identitari.
[…]
a me pare che Sanders non pensi tanto e solo all’allargamento della coalizione, ma anche a tenere conto del diverso peso politico dei soggetti che ne fanno parte: appartenere agli strati sociali oppressi e sfruttati non è un problema di identità allo stesso titolo dell’appartenere a questo o quel gruppo religioso o a questo o quel gruppo fondato sulla condivisione di certi gusti sessuali. Altrimenti non avrebbe senso parlare di superamento del liberalismo identitario.
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/11/21/carlo-formenti-superare-il-liberalismo-identitario/

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(2) Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un appello a superare le divisioni sorte durante la recente campagna elettorale e a unire gli sforzi per "ricostruire" il Paese. "Abbiamo appena finito una lunga e dura campagna politica" e "le tensioni non si sanano facilmente da un giorno all'altro" ma adesso bisogna "sanare" le ferite lasciate dalle divisioni politiche e "avanzare come un solo Paese", ha detto Trump in un videomessaggio diffuso alla vigilia della festa del ringraziamento. "Questa storica campagna politica è finita, ma ora comincia una campagna nazionale per ricostruire il nostro Paese", ha affermato Trump.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-videomessaggio-di-Donald-Trump-per-il-Thanksgiving-ora-di-sanare-le-divisioni-prime-nomine-donne-Haley-ambasciatrice-Onu-DeVos-Istruzione-bb366a44-ff9c-46d2-b0c8-0fbdfeb4d0e8.html

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