AMBITI DI COMPETENZA

Adolescenza

L'adolescenza è una fase cruciale dello sviluppo umano. Il verbo latino adolescere significa "acquisire il proprio odore", che possiamo interpretare come "acquisire il proprio ruolo nel mondo". In particolare, gli incontri fatti nell'ambito del lavoro con gli adolescenti mi hanno portato a occuparmi di adolescenti T, che pongono enormi domande sull'identità, sul rapporto con la famiglia, sull'emancipazione. Il secondo focus riguarda la dispersione scolastica, un tema che riguarda sia lo sviluppo di quei ragazzi portatori di difficoltà di integrazione, sia la Scuola, che nella contemporaneità fatica a includere e a gestire la complessità sociale che viene a realizzarsi nelle classi; va da sé che il lavoro di prevenzione o intervento sulla dispersione scolastica necessiti una buona padronanza degli approcci al DSA, ma anche ai comportamenti dirompenti. Il terzo focus è quello del ritiro sociale, o fenomeno hikikomori, di cui si inizia ad acquisire una crescente consapevolezza nonostante vi siano ancora molti pregiudizi da parte di famiglie e insegnanti. 

Diritti Umani

I diritti umani sono l'intelaiatura delle società che perseguano il benessere dei cittadini e delle cittadine; sono uno dei retaggi storici che più definiscono la cultura dell'Occidente, frutto di battaglie che si sono protratte per secoli, nelle quali l'Italia stessa ha avuto un ruolo cruciale. In particolare, mi sto occupando di diritti delle persone LGBT+, anche se non ha senso lavorare con gli e le adolescenti senza avere in mente la Child Rights Convention dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Occuparsi di diritti umani è un modo per noi psicologhe e psicologi per alimentare di senso la nostra prassi quotidiana. 

Politiche di Welfare

Parlare di Welfare oggi non è la stessa cosa che parlarne negli anni '80: le Politiche Sociali e del Lavoro sono profondamente mutate, lungo linee evolutive che hanno portato da un lato a una progressiva riduzione della quota di spesa pubblica, dall'altro a un lento e progressivo abbandono del paradigma assistenziale. Il quadro odierno è molto complesso, sia a livello organizzativo che culturale, a causa di stratificazioni di tentativi di riforma che rendono il quadro complessivamente disomogeneo e frammentato. Decodificare i sistemi di Welfare significa entrare nelle dinamiche concrete che portano al successo o al fallimento delle reti, ma anche alla capacità dei singoli enti di lavorare per obiettivi.   

Politiche Sanitarie 

Le Politiche Sanitarie in Italia rappresentano un caso di studio interessante, perché quello italiano è tra i pochi Sistemi Sanitari Nazionali a carattere universalistico. Istituito nel 1978 in un contesto storico e politico in cui non era affatto scontato che si riuscisse a realizzarlo, può essere considerato uno degli esperimenti di policy making più interessanti di quegli anni. Le sfide aperte interpellano molti studiosi della complessità, tra cui anche gli psicologi, che sono chiamati a contribuire al miglioramento delle articolazioni tra Regioni e Governo Centrale, tra associazioni e istituzioni, a portare avanti la battaglia della prevenzione e, naturalmente, quella della salute mentale. 

Ricerca applicata

La ricerca in ambito professionale deve essere capace di avvalersi in modo flessibile di più metodi, approcci, strumenti. A differenza di quella accademica, che può essere anche pura, la ricerca applicata mira a calarsi direttamente nella realtà concreta del lavoro quotidiano, e può svolgersi sia a priori, per delineare e mettere alla prova un modello di intervento, sia a posteriori, per valutarne l'efficacia e l'impatto. In questo senso, trovano scarso riscontro le tradizionali distinzioni tra metodi qualitativi e quantitativi, tra ricerca e ricerca-azione, in quanto la ricaduta immediata nella prassi mette le pratiche di ricerca costantemente in dialogo con un agire informato, consapevole, intenzionale. 

Empowerment di comunità

L'empowerment è una teoria-metodo che mette le persone in condizione di riappropriarsi di risorse-chiave per il proprio sviluppo o di maturare nuove risorse emancipatorie. Si parla di empowerment individuale, di gruppo, sociale con termini distinti perché molteplici sono i livelli in cui è necessario operare affinché il cambiamento innescato possa risultare effettivo. L'approccio dell'empowerment si connette fortemente al lavoro psicosociale, avendo a che fare con una dimensione intangibile, quella del potere, i cui effetti però permeano ogni ambito della vita umana. 

Cultura organizzativa

Le organizzazioni sono sistemi complessi in cui tecnologia, componente umana, struttura influiscono fortemente sul risultato. Perché si possa agire trasformativamente sulle organizzazioni e ad accompagnarle a una migliore resa produttiva, bisogna essere in grado di operare tanto sugli aspetti visibili (le procedure, i protocolli, i comportamenti) quanto su quelli nascosti (il clima, i valori, la qualità delle relazioni). A differenza degli approcci ingegneristici, che operano sui processi tenendo presente quanto l'organizzazione ha fatto attualmente, l'orientamento della cultura organizzativa opera su quello che lavoratori e lavoratrici sono, ma anche su quello che desiderano diventare, liberano un potenziale che può essere impegnato per un cambiamento concreto, anche in termini di aumento della produttività. 

Terzo Settore

Il Terzo Settore necessita un profondo ripensamento; è in questa direzione che va la Riforma, anche se la situazione di stallo che perdura ormai da tre anni è indicativa di una difficoltà enorme, per un settore così variegato in termini di competenze, nell'affrontare il cambiamento. Si va nella direzione di una maggiore imprenditorializzazione di quello che fino a poco tempo fa era considerato non profit, aprendo la strada a numerose ambivalenze che necessitano di essere assimilate e comprese. Il lavoro nel Terzo Settore richiede un'attenzione distribuita all'agire quotidiano e alla maturazione di una riflessività strategica, requisito fondamentale a vincere le sfide dell'inclusione e del contrasto alle disuguaglianze.