GREENWASHING E ORGANIZZAZIONE DI FILIERA
Le aziende stanno sempre più adottando pratiche ESG (Environmental, Social, and Governance) per migliorare la trasparenza e rispondere alle richieste degli stakeholder, tuttavia, l'assenza di uno standard universale per il reporting ESG aumenta il rischio di greenwashing, ossia l'adozione superficiale o ingannevole di pratiche sostenibili. Lo studio, condotto per conto del consorzio Italbiotech, si concentra dunque sul settore avicolo italiano, caratterizzato da pochi grandi attori che controllano la filiera e analizza i fattori organizzativi che nella filiera rischiano di promuovere il greenwashing: le aziende del settore avicolo tendono a integrare la sostenibilità solo se si allinea con le pratiche produttive esistenti, mentre cambiamenti radicali sono spesso visti come rischiosi e destabilizzanti; gli imprenditori preferiscono stabilizzare le proprie attività attraverso alleanze strategiche e strategie conservative per evitare oscillazioni del mercato. Gli imprenditori percepiscono una mancanza di controllo sulle normative e sulle richieste esterne legate alla sostenibilità, il che può spingerli a pratiche di greenwashing per soddisfare le richieste senza reali cambiamenti strutturali.
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