IL GOVERNO GENTILONI…
…oscilla tra continuità (dichiarate ed effettive) (1) e discontinuità (2) rispetto al renzismo, soprattutto sul piano politico (3).
(1) Nel corso della riunione del 29 dicembre 2016, il Consiglio dei ministri ha nominato 41 sottosegretari del governo Gentiloni. Sono praticamente gli stessi del governo Renzi, con qualche minima modifica.
https://www.google.it/amp/www.ilpost.it/2016/12/29/lista-sottosegretari-governo-gentiloni/amp/?client=safari
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(2) La continuità con Matteo Renzi è stata così insistita, nella conferenza stampa di fine anno del premier Paolo Gentiloni, da insinuare qualche dubbio. Ha finito per marcare le differenze di tono e di stile, non solo una grammatica politica comune. Alla fine, a emergere è stata una visione priva di spigoli, di conflitti, di forzature, che corrisponde più a quella del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che del segretario del Pd e ormai ex premier.
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Negando qualsiasi bisogno di autocritica per il modo in cui è stato votato l’Italicum, a colpi di fiducia; difendendo la scelta di Maria Elena Boschi, ex ministro delle Riforme bocciate, come sottosegretario; e mettendo in archivio con le scuse del ministro del Lavoro la gaffe di Giuliano Poletti sui giovani costretti a trovare lavoro all’estero, ha mostrato la volontà di evitare qualsiasi frizione col Pd.
http://www.corriere.it/politica/16_dicembre_29/gentiloni-toni-pacati-premier-rottura-con-il-passato-renzi-mattarella-93fc7b6e-ce0b-11e6-b7f4-62190597806c.shtml?cmpid=tbd_2abd3a39tI_twitter
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(3) I due colpi di scena rimandano a due dei principali interlocutori dell’ultimo ventennio di verdinismo parlamentare. Il giovane sottosegretario Luca Lotti che, assorbito dalla vicenda Consip, smette di essere l’interlocutore naturale tra il nuovo corso di Palazzo Chigi e Verdini. E Silvio Berlusconi che, spostando Forza Italia su una posizione «responsabile», si presenta come la maggiore assicurazione sulla vita del governo Gentiloni.
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Tolta qualche probabile modifica dell’ultima ora, per esempio nella compagine del ministero dell’Istruzione, «i sottosegretari saranno praticamente confermati in blocco». Quanto ai verdiniani, «non c’è nessuno scontro in corso, Verdini tra l’altro è un tema superato».
http://www.corriere.it/politica/16_dicembre_27/governo-declino-verdini-ma-suoi-trattano-soli-a65823ba-cc73-11e6-89aa-18ad6a6eb0ec.shtml?cmpid=tbd_618fe047bc_twitter