LA GOVERNANCE DISFUNZIONALE…

…di città periferiche come Taranto porta a svalutare l'impegno (1) di chi può sopperire alle mancanze dell'Amministrazione attivandosi direttamente (2). L'assenza di una cabina di regia (3) si trasforma in un problema con ripercussioni negative sullo sviluppo del territorio (4). 

(1) Quasi trecento commercianti come forse non avveniva da vent’anni. Trecento commercianti tarantini, insieme, per regalare aria di Natale alla città altrimenti condannata al buio. E’ quello che i negozi della rete “Made in Taranto” in collaborazione con “Se dico Taranto”, hanno organizzato per dare un po’ di vita alle vie cittadine.
Gli eventi in programma erano tantissimi e diversi fra loro. Nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso organizzativo, i commercianti non si sono arresi e gli eventi ci saranno comunque.
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«Abbiamo incontrato il sindaco i primi di novembre – dice sempre Lomastro – abbiamo chiesto collaborazione e sostegno chiaramente non di natura economica, ma sostegno dal punto di vista delle autorizzazioni. Nonostante vari incontri con il sindaco e anche con l’assessore Guttagliere e nonostante le tante proposte, purtroppo tra l’azzeramento della giunta e vari problemi di natura istituzionale, ci siamo ridotti alla fine. Il sindaco in tutta fretta il 2 dicembre ci ha detto di richiedere il partenariato, per cercare di fare qualcosa insieme»

http://www.corriereditaranto.it/2016/12/10/la-strana-tendenza-del-comune-revocare-le-autorizzazioni-commercianti-non-si-arrendono-regalano-natale-alla-citta/

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(2) «Il nostro intento – ha poi detto Gianluca Lomastro – è quello di animare le vie dello shopping tarantino nei weekend che precedono il Santo Natale, anche se forse sarebbe meglio dire “rianimare” le strade perché a tutt’oggi regna il caos, proprio nel periodo più importante dell’anno, quello che i commercianti aspettano, insieme ai saldi di fine stagione, per riuscire a incrementare gli incassi».

«Infatti non sarà sfuggito a nessuno – ha segnalato Gianluca Lomastro – che, per la prima volta dopo decenni, nelle vie di Taranto non ci sono le luminarie che venivano installate a cura dei commercianti; sono state altresì realizzate alcune lodevoli iniziative, come l’albero di Natale in piazza Immacolata, e altre estemporanee, ma è mancato un loro coordinamento ad opera di una cabina di regia, in modo da inglobarle tutte in un unico cartellone, quello che, oltre a rendere più gioiosa l’atmosfera natalizia ai tarantini, è in grado di attirare clienti e turisti da fuori città, ma che a sole due settimane dal Natale ancora non è stato elaborato».

http://www.tvmed.tv/natale-made-in-taranto-da-oggi-spettacoli-animazioni-e-solidarieta-nonostante-tutto/

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(3) Quindi la denuncia del presidente di Made in Taranto «Manca una cabina di regia e purtroppo di questo passo non andremo da nessuna parte. Questi eventi servono soltanto ad intrattenere i tarantini ma visto che parliamo di città turistica, non attireremo mai nessuno se continuiamo ad organizzare le iniziative all’ultimo momento. Senza una programmazione, una politica che si interessa alle problematiche della città e dei commercianti, non andremo da nessuna parte». Gianluca Lomastro ha concluso ringraziando «tutti i commercianti che si sono uniti a noi, come il Teatro Orfeo, la Bcc di San Marzano ed il Consorzio Interfidi che hanno sposato la nostra iniziativa, ma non basta: è necessario che si aggreghino a noi tanti altri, in modo da poter rendere ancora più accattivante il programma di iniziative già a partire dal prossimo weekend, estendendolo ad altre vie della città».

http://www.tarantobuonasera.it/news/cronaca/456076/ecco-il-natale-made-in-taranto

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(4) Volevamo commentare la nota che ci è arrivata in redazione, ma alla fine leggendola attentamente abbiamo ritenuto che si commenti da sola. Da un lato associazioni, privati cittadini, aziende, commercianti che si prodigano per provare a ri-animare una città sempre più in difficoltà; dall'altro una amministrazione assente. Lo è stata quest'estate, lo è a Natale. L'assenza di luminarie ne è una plastica dimostrazione. Non solo incapace di programmare attività in proprio ma neppure in grado di facilitare, almeno dal punto di vista del rilascio delle necessarie autorizzazioni, chi prova a darsi da fare. In occasione di Santa Cecilia, ad esempio, abbiamo ricevuto segnalazioni di associazioni a cui, per realizzare il tradizionale banchetto per le pettole, era stato chiesto l'installazione di bagni chinici! (per fortuna poi il tutto è rientrato).

http://www.oltreilfatto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2664&catid=148%2C86&Itemid=817

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